Oggi sempre più spesso si sente parlare di brewing e di caffè filtro, cosa sono e perché si stanno poco a poco affermando sulla scena internazionale?
L’espresso non è l’unico modo di bere il caffè, anche se noi italiani li utilizziamo spesso come sinonimi. Esistono molte altre tecniche per ottenere una bevanda ricca di caffeina e di sensorialità interessanti sempre a partire dal caffè macinato, che si stanno affermando dall’inizio degli anni 2000 in particolare modo nei paesi scandinavi ed anglosassoni con la nascita della cosiddetta terza onda del caffè. Brewing deriva dal verbo inglese to Brew che significa mettere in infusione, ed è proprio l’infusione a caldo o a freddo, come nel caso del cold brew il metodo utilizzato per ottenere queste bevande.
Le sensorialità di queste bevande al primo assaggio possono sorprendere perché richiamano alcune caratteristiche del tè, ma con le note aromatiche tipiche del caffè quali il fruttato, il tostato, il cacao, il caramello, il floreale, la sciropposità è molto delicata, ma il retrogusto marcato e persistente. Sono bevande ideali per essere consumate in tempi lunghi ed in quantità di almeno 200 cc, in compagnia o davanti ad un buon libro od un computer. Possono arricchire l’offerta del pomeriggio o della mattina di un locale che vuole coccolare ed accogliere i clienti per una pausa lunga o per un momento di lavoro o studio.
Fra i più noti strumenti del brewing abbiamo il V60, l’Areo press, il Chemex, il Syphon, il Coldbrew. A ciascuno dedicheremo un approfondimento, per chi invece desidera imparare ad utilizzare queste tecniche vi consigliamo di consultare il calendario corsi per trovare la prossima data utile.